Extrapolations-Oltre il limite, una serie televisiva di otto episodi interconnessi, esplora gli effetti dei cambiamenti climatici che già oggi minacciano la vita sulla Terra e probabilmente peggioreranno nel prossimo futuro con conseguenze catastrofiche, a meno che non vengano prese misure più decisive per ridurre il riscaldamento globale.
Il creatore della serie Scott Z. Burns aveva prodotto il documentario Una scomoda verità (An Inconvenient Truth, 2006) con Al Gore, regia di Davis Guggenheim, aveva scritto e diretto The Report (2019) con Adam Driver, scritto le sceneggiature per The Informant (2009), Contagion (2011), Effetti collaterali (Side Effects, 2013) e Panama Papers (The Laundromat, 2019), regia Steven Soderbergh.
Burns ha detto di Extrapolations: “Non facciamolo finire nel 2099. Quello è un costrutto letterario e umano che non è applicabile. Non abbiamo tempo fino alla fine del secolo. Sono sorpreso e frustrato che più filmmaker non abbiano incominciato a raccontare storie sul clima. Ma questo non ha alcuna importanza se le gente si annoia e spegne la TV.”
I prime tre episodi sono andati in onda simultaneamente il 17 marzo.
Episodio 1 intitolato A Raven Story (Storia di un corvo) e ambientato nel 2037, a soli 14 anni da oggi, presenta una gran varietà di disastri ambientali che affliggono il pianeta. Incendi infuriano nei boschi di tutto il mondo emettendo calore e fumo nell’atmosfera. Questo potrebbe essere un riferimento alla letale stagione degli incendi in Australia del 2019-2020, quando oltre 10 milioni di ettari di terra sono bruciati e si calcola che oltre un miliardo di animali siano morti, spingendo molte specie vicino all’estinzione.
Una giovane donna compare in forma di ologramma per far notare di essere nata nel 2015, l’anno degli accordi di Parigi, quando alla Conferenza sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite i capi di stato di tutto il mondo si erano impegnati a limitare l’aumento della temperatura sotto i 2 gradi centigradi entro la fine del secolo. Ci fa pensare a Greta Thunberg, l’attivista Svedese che adesso a 20 anni, e da cinque anni sta richiedendo azioni immediate per risolvere la crisi climatica.
Incontriamo molti personaggi le cui storie saranno ampliate in episodi successivi, con l’aggiunta di altri personaggi.
Tahar Rahim, nato in Francia da genitori Algerini, aveva interpretato il prigioniero di Guantanamo nel film The Mauritanian (2021). Qui è Omar, un delegato all’O.N.U. dall’Algeria che sostiene la necessità di accedere a nuove tecniche di desalinizzazione per provvedere acqua potabile ai paesi assetati del Nord Africa. Secondo la W.H.O (Organizzazione Mondiale della Sanità) la scarsità d’acqua affligge una persona su tre in Africa.
Rahim ha detto della sua reazione alla sceneggiatura di Extrapolations: “C’è molta differenza fra il leggere e il sapere di un soggetto e vederlo. Quando avevo letto la storia la prima volta si trattava di una conversazione di parole e di idee, ma poi sono diventati fatti veri, quindi mi sono preoccupato maggiormente.”
Matthew Rhys, un attore gallese, era stato il protagonista della serie TV The Americans (2013-2018) con Keri Russell, e di Perry Mason (2020-2023), aveva recitato al cinema in Un amico straordinario (A Beautiful Day in the Neighborhood, 2019) con Tom Hanks. Interpreta Junior, un ricco imprenditore che si reca in Alaska sul suo aereo privato con la compagna (Heather Graham) che fa la cantante, per costruire un casinò fra i ghiacciai che si stanno sciogliendo. Lo scioglimento dei ghiacciai è accelerato negli ultimi due decenni causando l’aumento del livello del mare. Junior è uno dei tanti personaggi che rappresentano i ricchi capitalisti che ricavano profitti dalla crisi climatica.
Rhys ha parlato del suo personaggio: “Nonostante l’ammontare dei guadagni che sembrano piovergli in grembo e le buone occasioni che gli bussano alla porta, è ancora arrabbiato e non molto felice. Una lezione morale per tutti noi,” e dei temi di Extrapolations: “La conclusione è che la scienza che ci viene presentata è terrificante e il lasso di tempo lo è ancora di più. Ma c’è speranza e ottimismo, la possibilità di riscattarci come razza umana. A piccoli passi si arriva a migliori risultati.”
Episodio 2 Whale Fall (Caduta della balena), ambientato nel 2046, tratta del tema della estinzione delle speci. Mammiferi come gli elefanti e le tigri sono già scomparsi, ma sono stati ricreati virtualmente con tecnologia avanzata.
Sienna Miller, attrice inglese, aveva recitato in Alfie (2004) con Jude Law, Casanova (2005) con Heath Ledger, interpretato Edie Sedgwick in Factory Girl (2006), Tippi Hedren nel telefilm The Girl (La diva di Hitchcock, 2012). In Extrapolations è Rebecca, una biologa marina che studia il comportamento dell’ultima balena sopravvissuta, in modo da poterla ricostruire. Attribuisce all’animale la voce della madre defunta, interpretata da Meryl Streep, che appare su video registrati prima della sua morte di cancro. Avevamo visto Rebecca partorire in Episodio 1, e suo marito Omar lasciare la conferenza all’O.N.U per essere al suo fianco.
Miller ha detto sul tappeto rosso della premiere di Extrapolations al Museo Hammer di Los Angeles il 14 marzo: “Studio gli animali mentre diventano estinti. Nel 2047 la tecnologia si è sviluppata al punto che riusciamo a tradurre il verso delle balene nella voce umana, e io comunico con l’ultima balena. Quindi è un momento emotivo toccante e commovente. La serie è molto potente e importante, fa riflettere.”
Episodio 3 The Fifth Question (La quinta domanda) ambientato nel 2047, esplora le alluvioni che affliggono le nazioni isole e le grandi città, in questo caso Miami.
Daveed Diggs, la cui madre ebrea gli aveva dato il nome del re Davide, aveva interpretato Thomas Jefferson e Lafayette in Hamilton, il musical di Lin-Manuel Miranda, il maestro in Wonder (2017) con Julia Roberts. In Extrapolations è il Rabbino Marshall Zucker, visto nel primo episodio quando abitava Tel Aviv in Israele, e suo padre (Peter Riegert) che era venuto a trovarlo cercava di convincerlo a tornare a Miami. Dieci anni dopo è il Rabbino del Tempio Israele di Miami, che sta per essere distrutto da una alluvione causata da un uragano. David Schwimmer e Judd Hirsch sono ricchi uomini d’affari ebrei che offrono di salvare il tempio con una bustarella alle autorità.
Diggs ha spiegato come ha interpretato un uomo di religione ebrea: “Mi sono spesso descritto come un ebreo piuttosto laissez-faire, quindi questa era una buona occasione per ricollegarmi a certi elementi della mia fede a cui non penso spesso. Il giudaismo è una di quelle religioni che ti permette di farlo, quindi è stato bello interpretare un tipo che era diventato piuttosto passivo nei sui rapporti con la fede nel senso dell’attivismo. Ci ho trovato molti paralleli.” Ha aggiunto in che senso è stato influenzato da Extrapolations: “Ci avevano fornito un sacco di informazioni su cosa significa veramente l’aumento della temperatura. Ma ho capito quanto fossi inconsapevole degli effetti che ho io, e ho iniziato un percorso per diventare più consapevole. Decisamente sono uno che crede nei cambiamenti climatici e ne ho parlato spesso, ma non facevo davvero molto per cambiate the cose, e ancora non faccio abbastanza. Dobbiamo attaccare questo problema da tutti i lati se vogliamo farcela, e sono contento di far parte di un progetto che fa un grosso sforzo per affrontarlo dal punto di vista della cultura filmica.”
Fra tutte le grandi città nel mondo attualmente minacciate da alluvioni, citiamo Venezia in Italia, dove un sistema di 78 gigantesche dighe marittime, chiamato MOSE (Modulo Sperimentale Elettromeccanico), dal Mosè biblico che divise le acque del Mar Rosso, fu finalmente completato nell’ottobre 2020 e da allora è stato utilizzato 49 volte con risultati positivi. Ma la questione sollevata in un articolo del New York Times del 1 aprile è per quanto tempo questo costoso meccanismo idraulico sarà in grado di proteggere la città.
Gli altri episodi di Extrapolations, in onda settimanalmente fino al 21 aprile, portandoci fino all’anno 2070, quando il pianeta sarà più caldo di 2.59 gradi in confronto ai 1.2 gradi di oggi, presentano attori come Edward Norton, Cherry Jones, Indira Varma, Michael Gandolfini, Keri Russell, Gemma Chan, Marion Cotillard, Forest Whitaker, Tobey Maguire, Kit Harington e Diane Lane.
Sabato 22 aprile, 2023 si celebra la Giornata della Terra, una manifestazione fondata nel 1970, segnando l’inizio del movimento per la difesa dell’ambiente. Quest’anno il tema è “Investi nel nostro pianeta.”
Traduzione dell’articolo in Inglese pubblicato sul sito Golden Globes e su Village il 10 aprile, traduzione in Italiano pubblicata sul sito Golden Globes il 23 aprile.