Di Elisa Leonelli
La miniserie TV The Regime – Il palazzo del potere racconta cosa succede dietro le quinte all’interno del sontuoso palazzo di un fittizio regime autoritario centro europeo, governato da una dittatoriale Cancelliera, la bravissima diva britannica Kate Winslet. L’attore francese Guillaume Gallienne interpreta il marito che ama la poesia, il belga Matthias Schoenaerts è il violento caporale dell’esercito che diventa suo amante e consigliere, Andrea Riseborough è la fedele direttrice del palazzo, Martha Plimpton la senatrice Americana che arriva a negoziare un contratto per l’estrazione del cobalto, Hugh Grant è l’ex-cancelliere, un intellettuale progressista. Stephen Frears è responsabile della regia di tre episodi, Jessica Hobbs degli altri tre.
Will Tracy, creatore e sceneggiatore, rivela di essersi ispirato al libro del giornalista polacco Ryszard Kapuściński, L’imperatore: caduta di un autocrate, “sugli ultimi giorni del regno di Haile Selassie in Etiopia, raccontato da servitori e funzionari del palazzo. Quando si svegliava, che cosa mangiava a colazione, come si vestiva. Ho concepito questa serie come una specie di Downton Abbey o Su e giù per le scale, non ambientato in Inghilterra, ma in un paese situato geopoliticamente fra l’Est e l’Ovest, fra Russia e Cina, la NATO e gli Stati Uniti.”
Si tratta di una farsa, di una commedia assurda, non di una tragedia, ma con un tema serio: la rivolta popolare dei minatori del cobalto e dei coltivatori della barbabietola da zucchero contro il regime di un pericoloso dittatore dal potere illimitato che crea una sua realtà a cui tutti quelli che la circondano devono far finta di credere.
Kate Winslet spiega come è arrivata a creare il personaggio della paranoica e ipocondriaca Elena: “Ho consultato uno psicologo e un neuroscienziato per capire che poteva succedere a una bambina dopo certi traumi subiti da piccola, per via di una relazione piuttosto discutibile con il padre. Ha studiato medicina e ha una laurea da dottoressa, quindi sappiamo che è una donna decisamente intelligente, ma deve gestire grossi disturbi emotivi e mentali, che cerca continuamente di superare.”
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