Lily Gladstone ha vinto un Golden Globe, votato da giornalisti internazionali, come migliore attrice in un film drammatico, protagonista con Leonardo DiCaprio del film Killers of the Flower Moon, regia di Martin Scorsese, dal saggio del 2017 Gli assassini della terra rossa scritto da David Grann.
Accettando la statuetta dorata, l’attrice ha detto alcune frasi nella lingua dei Piedi Neri della Riserva indiana nel Montana dove era cresciuta, ha ringraziato sua madre per aver lavorato instancabilmente per trovare un insegnante di quella lingua per la loro scuola.
Il regista le aveva suggerito di ispirarsi a Olivia de Havilland nel film del 1949 L’ereditiera, regia di William Wyler dal romanzo di Henry James del 1880 Piazza Washington.
Lily spiega: “Nell’interpretare una donna tradizionale della Nazione Osage nell’Oklahoma degli anni Venti, volevo anche riempire il vuoto causato dalla mancanza di attrici protagoniste native americane durante l’epoca d’oro del cinema di Hollywood degli anni Venti, Trenta e Quaranta. Le donne Osage avevano la stessa grazia e regalità di quelle classiche attrici. Mentre la Caterina di Olivia de Havilland faceva parte di una opprimente società patriarcale, dove le donne erano considerate senza valore, la mia Mollie proveniva da una comunità matriarcale, dove le donne controllavano le finanze e le proprietà, erano amate e rispettate, e le famiglie festeggiavano la nascita di una figlia femmina. Ma alla fine le due donne si comportano allo stesso modo, quando Montgomery Clift bussa alla porta, Caterina non la apre, la chiude a chiave e risale le scale. E Mollie esce dalla stanza, quando si rende conto che Ernest le aveva mentito.”
Lily ammira Leo: “È incredibilmente generoso come attore e come essere umano, una delle persone più generose che abbia mai incontrato nella mia vita. È stato così così paziente con me, mi ha dato tanto spazio e incoraggiamento.”
Lily Gladstone, onorata dall’organizzazione Film Independent in una serata al teatro Wallis di Beverly Hills, sponsorizzata dalla Apple e dalla Golden Globe Foundation, rivela che cosa iniettava il marito a Mollie per i diabete oltre l’insulina: arsenico e morfina.
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