Asteroid City

If you read Italian, please see the article I wrote for the Italian monthly Best Movie about Asteroid City by Wes Anderson, released in Italy Friday September 28.

Wes Anderson

Wes Anderson © Roger Do Minh-Focus Feature

Asteroid City
Wes Anderson e il cast svelano le ispirazioni dietro al nuovo film in uscita nelle sale.
Il regista e il cast hanno svelato le fonti di ispirazione del film che arriva al cinema in Italia il 28 settembre 2023

di Elisa Leonelli
25/09/2023

Asteroid City esce nei cinema italiani dopo l’anteprima al festival di Cannes il 23 maggio scorso. La regia è di Wes Anderson, scrittore della sceneggiatura con il frequente collaboratore Roman Coppola. Il protagonista è Jason Schwartzman, attore preferito del regista che lo aveva diretto in sette film precedenti a partire da Rushmore (1998). Jason è cugino di Roman in quanto figlio di Talia Shire, sorella di Francis Coppola.

Ambientato nel 1955, il film inizia in Bianco e Nero con un presentatore televisivo (Bryan Cranston) il quale racconta la messa in scena di una commedia al teatro Tarkington di New York, che ispira un immaginario film coloratissimo nel deserto del Nuovo Messico. Il nome del piccolo villaggio prefabbricato deriva dal fatto che era stato costruito intorno al cratere di una meteorite atterrata nell’anno 3007 avanti Cristo, mentre sull’orizzonte si notano le nuvole a forma di fungo delle esplosioni di bombe nucleari, che continuano ad essere collaudate segretamente nella vicina base militare di Los Alamos, dove era stata inventata la bomba atomica nel 1945.

Non drammatico come Oppenheimer di Christopher Nolan, ma umoristico come Don’t Worry Darling di Olivia Wilde, Asteroid City ha lo stile tipico e la precisione di dettagli degli altri film del regista d’autore.

Wes Anderson dice: «Gli anni ’50 rappresentano l’epoca d’oro dei teatri di Broadway e dell’Actors Studio, pensavo ad attori come Paul Newman e Joanne Woodward, a commediografi come Sam Shepard e Arthur Miller, mentre il deserto ci ricorda i film western in Cinemascope».

Adrien Brody, che interpreta il regista dell’opera teatrale, spiega: «La bellezza del film consiste nella nostalgia per questo periodo della storia americana, quando registi come Elia Kazan e attori come Marlon Brando e James Dean cambiarono lo stile della recitazione sia a teatro che al cinema»

Anche Anderson cita come ispirazione Brando, James Dean, Montgomery Clift, e Elia Kazan, regista della commedia di Tennessee Williams Un tram che si chiama Desiderio (1947-1949) e della versione cinematografica del 1951 entrambe con protagonista Marlon Brando. Kazan aveva fondato l’Actors Studio nel 1947, diretto da Lee Strasberg a partire dal 1951.

Scarlett Johansson, che interpreta una diva del cinema, confessa di essersi basata su Bette Davis, un’attrice reclutata da Hollywood nel 1930, quando il cinema passato dal muto al sonoro aveva bisogno di attori che sapevamo come modulare la loro voce data l’esperienza teatrale.

Anderson aggiunge di aver pensato anche a Marilyn Monroe, che aveva frequentato l’Actors Studio, e all’ultimo film da lei interpretato, Gli spostati (1961), un neo-western girato nel Nevada, regia di John Huston, sceneggiatura di Arthur Miller, suo terzo marito.

Bryan Cranston sostiene di essersi ispirato a Rod Serling, creatore della serie televisiva di fantascienza Ai confini della realtà (Twilight Zone, 1959).

L’ossessione con gli extraterrestri e gli UFO tipica degli anni 50 è il tema centrale del film Asteroid City, ambientato in un villaggio dove si radunano giovani astronomi (Junior Stargazers) per ricevere un premio annuale, accompagnati dai genitori, fra cui Jason Schwartzman, un barbuto fotografo di guerra con quattro figli rimasto vedovo da poco, e da un nonno (Tom Hanks), padre della moglie scomparsa (Margot Robbie), che quindi non si vede nell’ipotetico film a colori, ma compare in una delle scene in bianco e nero di New York.

Asteroid City viene messa sotto quarantena, come era successo in tutto il mondo dopo l’arrivo del COVID-19 nel marzo del 2020, da un generale dell’esercito (Jeffrey Wright) per impedire che si sparga la notizia dell’atterraggio di un’astronave e dello sbarco di un visitatore interplanetario. Sono voluti i riferimenti al film di Steven Spielberg Incontri ravvicinati del terzo tipo (1977).

Le riprese di Asteroid City si sono svolte nell’autunno del 2021 durante la pandemia, non nel sud-ovest americano, ma in Spagna, nei dintorni di Chinchón, vicino a Madrid.
Anderson conclude che il film è anche una riflessione su come gestire il dolore causato dalla morte di persone care, una delle «più importanti pietre miliari della nostra vita»

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